
Dopo la caduta nella materia (il Diavolo) c’è la caduta della materia che spezza le catene.
La Torre è l'imprigionamento dato da eccessiva razionalità, cioè orgoglio, è la lezione che insegna che è possibile andare verso l’altro creativamente, senza arroccarsi in difese che imprigionano, e mutare le modalità di relazione.
Sulla cima di una montagna una torre si innalza verso il cielo > presunzione intellettuale, orgoglio ma trova solo oscurità > incapacità di distinguere perché ha perso il contatto con la natura > l’elevazione è eccessiva, fra le nuvole, lontana dalla terra o le ha dato un mero valore materialistico > la corona sulla torre.
Il fulmine > arma divina (effetto boomerang dell’orgoglio) distrugge la torre e l’essere precipita, di nuovo scisso > le due figure fra gocce di fuoco > possibilità di comprensione.
Tuttavia il predominio della materia è stato distrutto > la corona sbalzata dalla torre che il fuoco purifica.
Il colore prevalente è il grigio dell’indifferenziato, della noia, della presunzione che non lascia spazio a null’altro : la torre > materialità eccessiva, le nubi > pietrificazione delle emozioni, persino le gambe di uno dei due personaggi > atrofia relazionale.
Ha anche intaccato la cima della montagna > materializzazione del pensiero limitando i riflessi azzurri > il pensiero fluido, libero.
|