
Il Mago è materia prima (Zolfo/fuoco), la causa prima, quella che sta oltre ogni apparenza. E' il seme nel quale sono abbozzate le parti fondamentali che si svilupperanno in pianta.
Con-tiene i quattro elementi > i semi sul tavolo, quindi può creare.
La bacchetta > simbolo di potenza e volontà mette in rapporto cielo e terra, Infatti ha due estremità > polarità opposte: attivo/passivo, maschile/femminile, .. Dunque può entrare in relazione con qualsiasi elemento ed evolversi.
Il Mago vuole: impugna la bacchetta-bastone che il Matto teneva sulla spalla. La tiene in alto > Cielo; potenziale, idea, obiettivo. Indica in basso la Terra che contiene i semi in divenire > le piante. Davanti a lui sul tavolo, il piano intermedio, gli strumenti per concretizzarlo.
Il simbolo dell'infinito sopra il capo > il potenziale latente e manifesto.
Il rosso è lo spasimo, l'ardore, la passione-impulso.
Il bianco della veste la purezza di ciò che si è, l'integrità, in analogia anche con l'infinito, nel senso di non finito, perché inizio, seme. Come la cintura a forma di serpente che si morde la coda (cioè l'Uroboros) > il ciclo evolutivo che mette in relazione-trasformazione costante gli opposti.
E' ambivalente: Eterno fuori dal tempo, ma ancora essenza in divenire sul piano della realtà. Può evolversi o involversi. Tutto dipende dall'uso che farà del potere di creare-crearsi : sostanza o apparenza.
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